Sunday 26 February 2012

La zuppa imperiale

Ma cos'è? Chi non è di Bologna forse ha solo sentito parlare della Zuppa Imperiale, come tutti i patti che non appartengono alla propria tradizione gastronomica e forse non la tratta col dovuto rispetto: a Bologna, la patria delle paste in brodo, primeggia il Tortellino, è noto, seguito in linea vassallatica dai Passatelli e dai Maltagliati e fagioli. 


Appena sfornata / just taken out from the oven
La zuppa imperiale, a dispetto del nome, è un piatto drammaticamente povero (non di calorie, s'intende!), che si basa essenzialmente su farina 0 (4 cucchiai), uovo (4 uova), 40 gr di burro fuso e Parmigiano grattugiato (5 cucchiai), con l'aggiunta di alcune timide spezie (pepe, sale e noce moscata). Le spezie sono sempre ingannevoli e dipendono e si accordano al palato che le deve accogliere. Volendo si può arricchire il composto incorporando una mousse di Mortadella (50 gr), che dà quel tocco poetico all'impasto. Si cuoce in forno (180 °C) finché non è dorata, appena fredda si taglia a dadini (di mezzo centimetro) e si cuoce in un brodo di carne. Chiaramente è possibile anche nella sua variante vegetariana e va rispettata anche come memoria di quei tempi in cui pure 50gr di Mortadella potevano essere un lusso per pochi. Perché questo inizio con la Zuppa Imperiale? Bella domanda! Diciamo, per ora, che è bello esplorare e divulgare quei piatti che sono rari, ma che è piacevole riscoprire!

Facciamola a cubetti / Let's dice it
What's that? Perhaps who does not come from Bologna only heard about Zuppa Imperiale (imperial soup). These things happen with the entire range of dishes that do not belong to one's gastronomy culture. So, Zuppa Imperiale may receive an unjust treatment. In Bologna, the hometown of broth based pastas, the Tortellino is the king, this is notorious, then the Passatelli are the dukes, and at the bottom of this vassal line we have Maltagliati (litterally roughly cut) with beans soup.

Passatelli in vegetable stock (suitable for vegetarians):
you can make them using a potato masher,
I shall introduce them better in post 49.
Cat zuppa imperiale 1 cm cubes.

Zuppa Imperiale, despite the name, requires a dreadfully poor preparation (not in terms of calories though), essentially based on white flour (4 tbs), organic egg (4 eggs), 40 grams of melted butter, grated Parmigiano (5 tbs) and a pinch of spices such as black pepper, salt and nutmeg. Spices are always a tricky issue and they depend and accord themselves to the palate, which has to welcome them. If one wishes, the  mixture may be enriched adding a mousse of Mortadella (50 gr), which gives a poetic touch to the mixture itself. Zuppa Imperiale has to be baked at 180 °C until a golden crust does reveal how ready it is. As soon it cools down you have to cut it in small cubes (1/2 centimetre) and has to be cooked in meat stock. Clearly it is possible to prepare a vegetarian version, which is worthy of respect, because it reminds us the times in which even a 50 gr of Mortadella could have been a luxury good for a few people. Why starting with Zuppa Imperiale? Good question indeed! Let's say, at the moment, that I find interesting to explore and divulge those preparations that are rare, yet it is also delightful to re-discover them!

Diced and ready to be put inside the boiling stock,
switch immediately off the gas and serve into a bone china
soup dish:

Elegant French soup bowl: if you wish to add this classy item
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9 comments:

  1. Ho l'onore di essere il vostro primo commentatore, Marchese del Galvano, e anche, come si usa dire, il vostro primo follower!
    Benvenuto nella Blogosfera, che avrà l'onore di conoscere le vostre prelibatezze!!!
    Ad maiora!

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    1. Diletto Riccardo, a voi l'onore di essere il primo, poiché l'avete raccomandato, sostenuto e incentivato! So che vi piacciono le paste in brodo, questa sono sicuro incontra il vostro gusto e combina l'eprit de finesse con quello di geometrie, data la forma cuboide! Ad maiora semper.

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  2. Conoscevo i passatelli e li apprezzavo molto, ma questa zuppa Imperiale è intrigante! Bravo Marchese hai una nuova follower su Bloglovin
    Paola
    http://www.lechicchedipaola.it/

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    1. I passatelli rappresentano una forma poetica della pasta, soprattutto se si azzecca quella perfetta combinazione fra parmigiano, pangrattato e noce moscata. Non sono un grande fan della buccia di limone, ma c'è a chi piace molto e corro a dare un'occhiata a Le chicche! Presto proverò a proporre nuove e vecchie pietanze!

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  3. Replies
    1. Ogni volta che l'ho fatto non ho avuto commenti negativi: o ho amici troppo gentili o è un piatto che risponde ai palati più esigenti, soprattutto col clima freddo il brodo viene apprezzato da molti!

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  4. Ciao, sono passata su consiglio di Riccardo e devo dire che la prima ricetta che ho trovato, mi piace molto. I tortellini, beh, nemmeno a parlarne, sono fantastici; prima andavo spesso ad Imola e i parenti ci facevano sempre trovare un bel piatto di queste squisitezze ^_^

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  5. Cara Lory, perdonami se risondo con tanto ritardo, sono stato lontano da una postazione internet per quasi 2 settimane, che liberazione! Sono d'accordo sulla preminenza del tortellino, ha una marcia in più, ma farli a mano tende ad essere un processo lungo: è molto bello quando diventa un evento che tutta la famiglia o un gruppo di amici decide di compiere insieme! :)

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    1. D'accordissimo ^_^
      A presto e grazie della visita ^_^

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