La teoria del piatto
unico
Questa è solo una delle tante teorie che si sono radicate
nella mia mente. Spero, prima o poi, di poter condividere anche le altre teorie
che mi hanno affascinato. La teoria del piatto unico è abbastanza semplice, ma necessita
di una considerazione preliminare: i piatti in cui mangiamo non sono tutti
uguali. È un’asserzione banale, ne convengo. Tuttavia, ci sono piatti di
diversa natura, per semplificare dirò che ci sono piatti casuali che
acquistiamo e consumiamo con superficialità e ci sono piatti cui siamo
affezionati in modo particolare. Anche il colore delle nostre stoviglie è
importante: personalmente amo molto il rosso, perché mi dona un senso di
pienezza e di festa. Ma secondo la natura del piatto posso lasciarmi trasportare
da altre tonalità, soprattutto se mi trovo a casa di persone, i cui colori
preferiti sono diversi e fanno, per così dire, parte dell’ambiente.
Detto questo, la teoria del piatto unico è la seguente:
«anziché presupporre un pasto a più portate, è piacevole, per l’occhio e per la
mente, visualizzare un unico piatto ricco di colori e di sapori, purché
sapientemente combinati». Porterò soltanto tre esempi, che possono essere presi
come idee, soprattutto per un desinare col quale non vogliamo appesantirci:
1. risotto
alle verdure e crocchetta di pesce con pomodoro decorativo;
2. bruschette
di pane toscano con uova strapazzate e torte salate (agli spinaci e alle patate
e topinambur):
3. infine,
filetto di Haddock (Eglefino) panato e verdure lesse di diverso tipo e pane [le
foto chiariranno tutto]
The one dish meals theory
This is one
of the many theories rooted in my mind. Sooner or later, I hope to have the
chance to share other theories that fascinated me as well. The one dish meals
theory is reasonably simple, but it requests a preliminary consideration:
dishes are not all the same. It is a banal statement, I agree: nevertheless,
there really are dishes whose nature is dramatically different. Just in order
to produce a simplified polarity, I can say there are those dishes we buy and
use with a lack of thought and there are those dishes toward which we develop a
peculiar affection. The colour of our crockery matters a lot. Personally I
adore red, because it gives me a sense of fullness and feast. Yet, according to
the nature of the preparation, I gladly accept other tonalities. Above all if I
happen to cook at someone’s else place, whose beloved colours are different, I
perceive how the colour matches with their personality.
Hence, the one
dish meals theory is the following: “forget a multiple-course meal, it is also
pleasing to visualize a single plate rich of colours and tastes, as long as
wisely combined”. I will bring only three examples, which ought to be taken as
ideas, especially to dine without feeling too full:
1.
risotto
with vegetables and a cod croquette with a decorative tomato;
2.
salt-less
bread bruschette with scrambled eggs and savoury pies (one with spinach and the
other with potatoes and Jerusalem Artichoke);
3. lastly, Haddock fillet in
bread-crumbs and boiled vegetables and bread [pictures will provide a definite
clarification].
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